L’ANAMNESI
La prima fondamentale parte di qualsiasi visita è dedicata ad un’approfondita anamnesi, fisiologica e patologica, recente e remota, che deve tener conto dell’intero vissuto di un soggetto, quindi non esclusivamente delle informazioni sui sintomi in corso, qualora ve ne siano.
L’obbiettivo primario è operare una ricognizione capillare dell’intero stile di vita, in tutte le sue sfaccettature, per far luce sulla quella zona d’ombra che si colloca tra salute e malattia che spesso sfugge all’indagine medica classica, la cui comprensione è però di fondamentale importanza per preservare la salute e prevenire l’insorgenza patologica.
Oltre alla storia clinica vengono analizzati nel dettaglio le abitudini alimentari, l’attività fisica svolta, la tipologia di lavoro e l’organizzazione delle mansioni quotidiane, le attitudini psicologiche, le fonti di stress come le passioni e le predisposizioni.
Decisiva risulta l’identificazione di quelli che la letteratura scientifica identifica come sintomi vaghi e aspecifici, vale a dire quella larga famiglia di disturbi di varia natura che solo raramente sfocia in una diagnosi precisa, mantenendosi invece spesso entro i contorni di quadri clinici generalmente alterati, ma non al punto da apparire patologici:
- frequente sensazione di stanchezza generale;
- accelerazione del battito cardiaco;
- difficoltà di concentrazione;
- attacchi di panico, crisi di pianto, depressione;
- frustrazione, ansia, sensazione di noia;
- disturbi del sonno (insonnia e/o sonnolenza persistenti);
- alterazioni dell’apparato muscolo-scheletrico;
-
disturbi funzionali a carico dell’apparato gastrointestinale (es. colon irritabile, stitichezza persistente,
nausea o gonfiore post-prandiale); - alterazione della funzionalità della tiroide;
- disturbi ormonali aspecifici;
- disturbi funzionali a carico dell’apparato cardiocircolatorio (es. ipertensione, ipotensione);
- cambio delle masse corporee non associate a cambiamenti nutrizionali (alterazioni metaboliche);
- irritabilità psicofisica;
- abbassamento delle difese immunitarie con maggiore vulnerabilità alle malattie;
- cefalee;
- problemi dermatologici;
- disturbi della sfera sessuale;
L’insorgenza di queste problematiche non è altro che una spia di uno squilibrio dell’assetto neuro-immuno-endocrino che, se non è adeguatamente attenzionato, può predisporre, nell’arco degli anni, all’insorgenza di vere e proprie patologie croniche.